Nel tessile oltre 47mila nuovi posti di lavoro entro il 2021. Guffanti: «La sfida è la formazione»

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Secondo le stime dell’ufficio studi di Sistema Moda Italia, entro il 2021 il tessile avrà un fabbisogno previsto di lavoratori di oltre 47mila persone, quasi il 10% degli addetti del settore. Alessandra Guffanti (nella foto), presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Smi: «Imprese e mondo della formazione devono dialogare di più».

Nel 2016 gli addetti complessivi erano 495mila, mentre nel triennio fra il 2017 e il 2012 i lavoratori in uscita saranno 49.280.

Questa la fotografia scattata da Sistema Moda Italia su fonti Istat, Indagine Excelsior e Unioncamere, dalla quale si evincono anche dati importanti sul futuro occupazionale: dei 47.330 nuovi posti che verranno a crearsi tra il 2017 e il 2021 il 23,7% saranno nel Nord Est, il 28,8% nel Nord Ovest, il 32% nel Centro e il 15,5% al Sud e nelle isole.

Scendendo nel dettaglio, tra le figure richieste 3.230 saranno laureati (6,8%) e 16.340 diplomati (34,5%).

«In quest’ottica – ha affermato Guffanti nel corso del convegno dei Giovani di Smi, tenutosi ieri (27 novembre) a Piazza Affari – è fondamentale che imprese e mondo della formazione dialoghino di più e creino offerte formative adeguati ai bisogni reali del mercato».

«Come associazione – ha precisato l’imprenditrice durante la sua ultima assemblea annuale in veste di presidente – dobbiamo rivolgerci alle giovani generazioni e mostrare loro le opportunità occupazionali e di crescita professionale offerte dall’industria del tessile».

«Education e sinergia tra tutti gli attori che operano nel settore della moda – ha concluso – rappresentano la priorità per il futuro del made in Italy».

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