Il progetto

Capospalla maschile 4.0 in #digitalmanufactoring per innovare l’eleganza classica: giacca tecnologica con dettagli sartoriali per un architetto all’avanguardia, giacca sartoriale con dettagli tecnologici per un giovane rappresentante.

Obiettivo generale

L’obiettivo generale è quello di creare un ponte tra scuola e impresa e di sperimentare con agli studenti degli ITS e con gli imprenditori la gestione del processo di innovazione, lavorando su problemi concreti.

Finalità

Con il progetto per la giacca sartoriale 4.0 abbiamo raggiunto il duplice obiettivo di formare gli studenti ITS, e di fare innovazione insieme all’azienda Bond Factory, che si è spesa molto per la riuscita del tutto. Con impresa e studenti si è lavorato con il metodo del design thinking, che consente di gestire il processo di innovazione secondo un percorso condiviso, scommettendo sul gioco di squadra basato sull’empatia. Imparare a conoscere gli utilizzatori finali e i contesti d’uso, si è rivelato essenziale per l’innovazione, attraverso la raccolta di indicazioni preziose sul campo, e il monitoraggio delle lavorazioni e dei tessuti più innovativi.

Sono stati coinvolti 25 studenti, che sono stati formati nella logica del design thinking attraverso la fase di empatia, fino a quella di prototipazione.

In particolare, il progetto è nato da un’idea dell’azienda, che ha messo a disposizione conoscenze e personale per accompagnare i ragazzi in un progetto che li ha visti realizzare diversi prototipi fisici. L’idea di innovare la giacca tradizionale è stata discussa con gli studenti, e li ha portati a interagire con una settantina di persone nella fase di empatia, nella quale hanno cercato di entrare in sintonia con l’utente tipo del loro lavoro (sul quale avevano studiato individuando 5 tipologie di persone da intervistare). Sono andati in giro cercando di fare delle osservazioni puntuali sugli utenti, e sul loro rapporto con la giacca, e hanno fatto ricerche sulle tecnologie possibili per evolvere il capo classico.

Nelle prime fasi l’entusiasmo ha guidato un lavoro che ha cercato di aprirsi il più possibile, per non fermarsi alle prime soluzioni individuate, ma osando sempre di più, fino ad avere tanto materiale da dover poi ordinare e catalogare.

Nella fase di saturazione gli studenti hanno riempito lo spazio dell’aula dell’ITS di tutto quello che avevano individuato, osservato, notato e sentito, lavorando con cartelloni, poster, post-it e colori, poi hanno raggruppato il tutto in macro categorie per poter distinguere le tipologie di innovazioni, le richieste stilistiche, le sensazioni degli utenti, e i bisogni nascosti.

Queste prime fasi di studio sono state molto formative per gli studenti, che hanno capito la forza del lavoro di squadra quando c’è da raggiungere un obiettivo.

E così, partendo dalle premesse trovate, hanno cominciato a lavorare sulla giacca tecnologica del futuro:

La fase finalizzativa del progetto, si è avvalsa della possibilità di approfondire il tema attraverso lo stage in azienda di quattro studenti, e l’intervento di un sarto industriale dell’azienda Tombolini, che ha spiegato al gruppo tutte le fasi per raggiungere il prodotto tradizionale, attraverso i procedimenti manuali e artigianali, e gli strumenti utilizzati per esaltare la tradizione del capo. Mutuando queste tecniche con la tecnologia di metodi come il taglio laser, la nastratura, gli ultrasuoni, che fanno parte del bagaglio dell’azienda Bond Factory, e con le innovazioni dovute all’utilizzo di tessuti intelligenti, i ragazzi hanno lavorato con prove sui diversi dettagli della giacca tradizionale (tasche interne ed esterne, rever, spacchi, fondo manica, asole, ..), che poi hanno selezionato per poter rispondere alle esigenze di due persone che hanno individuato come utenti tipo: Francesco, l’architetto all’avanguardia di 54 anni e Amedeo, il giovane rappresentante di 29 anni che deve apparire sempre al meglio.

Ne sono venute fuori una giacca tecnologica con dettagli sartoriali artigianali e una giacca artigianale con dettagli tecnologici, che sono state provate dagli utenti scelti per verificare la congruenza del lavoro fatto.

Attività realizzate

Fase 1: empatia

Gli studenti hanno lavorato in aula prima divisi in gruppo per capire l’utente medio (concentrandosi su innovazioni, tessuti, background, e utenti), e poi sono scesi in campo, andando ad intervistare 70 persona, tra quelle individuate dalle analisi iniziali, e facendo osservazioni rispetto all’utilizzo del capo.

Fase 2: definizione

Nella fase di definizione gli studenti hanno saturato l’ambiente con le informazioni raccolte e le hanno raggruppate per temi, definendo le personas e le loro user jouney

Fase 3: ideazione

Nella fase di ideazione si sono posti delle domande rispetto ai bisogni degli utenti e hanno cercato di scomporre quello che era un problema complesso, in tanti piccoli problemi minori che potevano controllare, inoltre hanno capito (attraverso l’azienda Tombolini) le caratteristiche principali del capo tradizionale che avrebbero dovuto innnovare

Fase 4: Prototipazione

Gli studenti hanno individuato alcune caratteristiche della giacca che potevano essere prototipate in modo diverso e subire delle innovazioni, e hanno lavorato con disegni e carta per provare la congruità di quanto immaginato.

Fas 5: Test

I ragazzi in azienda hanno fatto delle prove sui tessuti (18 per l’architetto e 19 per il rappresentante) da cui hanno scelto i dettagli per le due giacche finali.

 

Tutte le fasi di lavoro sono state accompagnate e monitorate dai docenti dell’its e sono state fatte diverse riunioni intermedie per verificare i risultati raggiunti.

“Il progetto “Giacca sartoriale 4.0” è stato scelto tra 250 progetti del programma ITS 4.0, per partecipare all’importante fiera europea degli artigiani digitali, la Maker Faire di Roma”.

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