Evoluzioni zero waste da nuovi tessuti di antiche coperte
Il progetto Merlino 4.0 coinvolge l’antico lanificio Merlino nella tessitura su antichi telai di nuovissimi tessuti jackard tubico per aziende total look a partire da un disegno del modello Zero Waste, sostenibile e alla moda, per una donna moderna. I tessuti e i modelli sono prototipati e digitalizzati per essere realizzati con la termosaldatura, con l’azienda Bond Factory. Il progetto vuole costituire un primo passo per una nuova PMI a partire dall’antico lanificio Merlino a opera di alcune studentesse nel futuro.
Una modellistica tecnologica e sostenibile
I modelli sono stati progettati con il programma Clo 3D che permette di progettare in piano il cartamodello e, contemporaneamente, consente di vedere i volumi in 3d su una figura umana. In questo modo si oltrepassa il cartamodello e tutta la fase di prototipia, in cui si sarebbe dovuto buttare parte del tessuto, non utilizzato per la confezione degli abiti.
Si parte da una coperta realizzata con i filati suddetti di 2 metri e mezzo per 2 metri e mezzo, da cui creano 5 capi. Si riesce, dunque a forgiare volumi con una vestibilità naturale, tenendo caldo, senza appesantire, e con una tecnologia “no waste” (no sprechi), attenta al riuso dei materiali. Si procede al taglio diretto della coperta, per la creazione dei capi.
Design thinking e sostenibilità
Il progetto è partito proprio dall’impostazione del design thinking.
Questa metodologia sviluppa un modello progettuale che affronta situazioni articolate, attraverso una visione e una gestione in grado di integrare capacità analitiche e attitudini creative. Ogni membro di un gruppo/azienda è una risorsa in grado di sviluppare un concetto, un’idea sia dal punto di vista dell’ideatore che del destinatario del progetto.
Attrazione fatale: perché non in commercio?
Una collezione di 5 capi che nascono da una coperta, ispirata alla tradizione delle coperte abruzzesi, come Minerva nacque dalla testa del padre (Minerva per gli antichi romani era anche la protettrice degli artigiani) e che durante la fiera internazionale di Roma, MAKER FAIRE 2021, ha lasciato passanti e visitatori senza parole, e con il desiderio di acquistare il cappotto, la giacca o la gonna in mostra.
Da donne adulte, a ragazze adolescenti, a un giovane musicista rap, che avrebbe voluto acquistare una felpa, Made by Merlino 4.0, attratto dal disegno e dal capo reversibile.
Disegni articolati, alta vestibilità, evidente qualità, hanno attratto uomini e donne di ogni età, in nome di uno stile che fa la differenza, che accoglie spirito e corpo in modo autentico.
L’innovazione della tradizione e la tradizione dell’innovazione in una dimensione tecnologica sono state comprese a tutto tondo. Un tessuto di alta qualità, piacevole, confortevole. Un disegno antico che ci racconta la storia delle tradizioni abruzzesi e le riporta nel terzo millennio, rinnovandole.
La famiglia Merlino desidera un passaggio generazionale del proprio artigianato, del proprio marchio. Da qui l’idea di porre le basi per creare una start up e, insieme al lanificio Merlino, dare nuova vita alle coperte secolari, si potrebbe originare un nuovo Made in Italy, che possiede già un suo bacino di acquirenti potenziali.
L’azienda Merlino inoltre è ubicata presso un torrente e consuma energia in modo autonomo, attraverso una centralina interna all’azienda.
Fedeltà infedele del capo 4.0
L’azienda ha molti telai, produce anche i nastri per le coperte, quei nastri che sono stati utilizzati per creare capi riversibili. Inoltre a livello manuale, nel lavoro di tessitura, le creative di Merlino 4.0 hanno bloccato la bobina per creare delle righe che ricordano lo sportwear, riga nera e riga pervinca, colori tipici ello sportwear.
Si tratta di capi taglia unica; le gonne sono regolabili con i bottoni che si spostano.
La ricerca accurata di non disperdere i materiali e di essere “fedelmente infedeli” alle coperte originali, ha fatto sì che le frange che adornano i capi di abbigliamento, cadano esattamente come sono situate nelle coperte, così le righe, fatte a mano.
Per comprendere quanta economicità ci sia nella lavorazione, basti pensare che normalmente un cappotto consuma 1 m e 80 di stoffa, la collezione Merlino 4.0, con due metri e mezzo su due metri e mezzo di stoffa ha dato vita a 5 capi.
Le nuove tendenze delle grandi maison mirano al colore, ai tessuti lavorati, in cui le frange rappresentano uno degli elementi cardine.
In perfetta sintonia con la sensibilità della moda e le tendenze del mercato Merlino 4.0 mostra una collezione all’avanguardia per la nuova stagione.